Torta Fraisier

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Buongiorno e buon sabato!! Adoro la pasticceria francese,con i suoi molteplici dolci,alcuni dei quali ho avuto la fortuna di gustare durante i miei viaggi in Francia.La torta di cui vi parlo oggi è una delle mie preferite ,un dolce di alta pasticceria,un vero e proprio inno alle fragole…sto parlando della torta Fraisier ,torta francese alle fragole! Un dolce dalla bontà veramente unica,delicato e avvolgente allo stesso tempo. Raffinato nel gusto ed anche molto fresco, costituisce un dolce perfetto ed elegante da portare in tavola sia al pranzo della domenica che in qualsiasi particolare festività.

È un dolce simbolico, un emblema della pasticceria Francese, non a caso tutti i grandi pasticceri hanno una propria versione.

Curiosamente, della sua storia si sa veramente poco. È un grande classico ed è apparso per la prima volta negli anni ’60. È stato reso celebre dal pasticcere Gaston Lenotre nel 1966 ed è di per sè molto particolare:due strati leggeri di pate génoise (una sorta diPan di Spagna), imbevuti di bagna al Kirsch racchiudono uno strato goloso di crema mousseline e tante, tante fragole e per finire uno strato sottile di pasta di mandorle.

Cosa aggiungere di più…è solo da provare!

 

INGREDIENTI

PER LA PATE GENOISE:

180 gr di uova intere
108 gr di zucchero semolato
55 gr di farina 00
55 gr di fecola di patate

PER LO SCIROPPO AL KIRSCH:

85 gr di acqua
108 gr di zucchero semolato
17 gr di Kirsch

PER LA CREMA MOUSSELINE:

500 ml di latte intero

150 gr di zucchero semolato

4 tuorli d’uovo

50 gr di maizena

1 bacca di vaniglia

125 gr di burro a temperatura ambiente

125 gr di burro freddo

PER MONTARE LA TORTA:

500 gr di fragole fresche

PER DECORARE :

150 gr di pasta di mandorle

qualche fragola fresca

fiorellini in pasta di mandorle o in pasta di zucchero oppure piccoli fiori freschi edibili

cioccolato bianco

colorante alimentare rosso

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Chiacchiere di Carnevale

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È arrivato Carnevale! Una festa di antiche origini, la cui parola deriva dal latino Carnem levare (eliminare la carne), poiché anticamente indicava il banchetto che si teneva l’ultimo giorno di carnevale (martedì grasso), subito prima del periodo di digiuno della Quaresima. È, quindi una festa fatta di opulenza, luci, colori, suoni e tanto tanto divertimento per grandi e bambini…

E non è Carnevale senza dolci fritti! Il dolce più amato di questa festa colorata ed allegra sono sicuramente le chiacchiere. Leggere ,friabili,fragranti ,sono semplicissime da realizzare e piacciono davvero a tutti.

Pur essendo affezionata alla ricetta delle chiacchiere che puntalmente ripeto tutti gli anni e che oramai è ben collaudata, questa volta ho voluto provare la ricetta di un grandissimo maestro della pasticceria italiana: Iginio Massari…un nome,una garanzia!

La ricetta prevede l’utilizzo della farina manitoba.La manitoba è una farina forte ricca di glutine che ha la capacità di stendersi sottile, sottile senza rompersi. Normalmente si utilizza nei fritti che hanno la necessità di svilupparsi senza lieviti, assorbendo pochissimo olio di frittura.

Che dire! Il risultato mi ha lasciato senza parole,d’altronde non poteva essere diversamente! Friabili,bollose e leggerissime…quasi impalpabili. Davvero deliziose…una tira l’altra!

Non vi resta che provarle!

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INGREDIENTI

400 g di farina Manitoba
100 g di farina 00
60 g di zucchero semolato
60 g di burro morbido
175 g di uova intere
50 g di Marsala (se non vi piace utilizzate Rum o grappa)
4 g di sale
scorza grattugiata di 1 limone biologico

 

olio di semi di arachide per friggere

zucchero a velo vanigliato

PROCEDIMENTO

Potete realizzare le chiacchiere di Carnevale impastandole e a mano su una spianatoia oppure nella planetaria.

Io ho impastato a mano. Su una spianatoia versare le farine setacciate e formare una fontana,fare un buco al centro e versare il burro morbido e lo zucchero. In una ciotola battere le uova con il sale, in modo che l’albume si amalgami bene al tuorlo. Aggiungere il composto di uova alla farina,poi la buccia grattugiata del limone e il Marsala. Cominciare ad impastare tutti gli ingredienti per amalgamarli alla perfezione e lavorare l’impasto per circa dieci minuti,fino a farlo diventare sodo e liscio. Avvolgere l’impasto nella pellicola per alimenti e farlo riposare per un’ora.

Dopo il riposo stendere l’impasto,poco alla volta, in una sfoglia sottilissima. Per fare questo consiglio di utilizzare la macchinetta della pasta tipo Imperia, partendo dalla prima tacca fino ad arrivare all’ultima. Con una rotella dentellata,tagliare tanti rettangoli  di grandezze diverse.

Versare abbondante olio in una larga padella e portarle a 175°. Friggere poche chiacchiere alla volta, cuocendole pochi secondi per ogni lato.
Scolarle e appoggiarle su un piatto con carta assorbente in modo da far perdere l’olio in eccesso.

Fare raffreddare le chiacchiere di Carnevale, spolverizzare con zucchero a velo e servire.

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Pains aux raisins

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Adoro Parigi,la trovo una città molto romantica ,ci sono stata tantissime volte e ci ritornerei senza mai stancarmi ,anche per poter visitare posti che ancora non sono  riuscita a vedere. Una delle cose cose che mi hanno colpito in questa meravigliosa città sono le boulangerie dotate di vetrine che sono un vero spettacolo per gli occhi,,con arredi in vecchio stile e una vasto assortimento di prelibatezze di ogni tipo:  baguette,croissant,pain au chocolat,quiche e tanti altri dolci.Ricordo ancora le mie colazioni parigine…così buone!!Oltre al croissant,( senza dubbio il mio preferito),mangiavo molto spesso il pain aux raisin,una tipica viennoiserie francese, variante del croissant,con uvetta e crema pasticcera….una vera delizia!

Avevo in mente già da diverso tempo, di provare a  replicare queste gustose brioche sfogliate, e approffitando di un weekend un pò noioso e grigio, e dopo aver trovato la ricetta giusta,  ho deciso di cimentarmi nella loro preparazione.

Sentire il profumo che fuoriesce dal forno e ritornare indietro nel tempo a lontani e bei ricordi,mi ha ripagato della fatica.

Certo i pains aux raisins non sono semplicissimi da fare,ma con un po’ di tempo a disposizione e con le giuste accortezze si può ottenere un ottimo risultatato.

Queste brioche vanno mangiate prevalentemente a colazione,ma,secondo me sono ottime  gustate ancora calde per una merenda al pomeriggio, accompagnate da un tè o una cioccolata calda.

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