Meraviglie di Carnevale

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Ormai lo sapete, l’unico motivo per cui mi piace il carnevale è preparare i dolci fritti e mangiarli ovviamente! Ogni anno adoro provare nuove ricette,ma non rinuncio mai alle chiacchiere,quelle non possono  mancare! E’ una tradizione a casa mia ,sin da quando ero piccola,ricordo ancora quando le preparava la mia mamma. Di ricette sul web ce ne sono un’infinità,tutte con nomi diversi: cenci , lattughe, bugie, crostoni, galani , frappe..ed io ne ho provate tante, ma quelle che vi posto oggi sono la perfezione. La ricetta è di un maestro che non ha bisogno di presentazioni, il suo nome dice tutto, Iginio Massari , sono le sue “Meraviglie”, mai nome è stato così azzeccato… leggere, friabili, fragranti, profumate. Sono dei dischi del diametro di 30 cm molto sottili che una volta calati nell’olio bollente generano tante bolle che li rendono così leggeri ed impalpabili che si sciolgono in bocca,inoltre hanno una bellissima forma ondulata. La ricetta è molto semplice,l’importante è stendere la sfoglia molto sottile e usare un liquore a 40°,che a contatto con l’olio bollente le fa gonfiare . Io ho dimezzato le dosi e ho fatto i dischi del diametro di 20 cm. Sono rimasta davvero incantata da tanta leggerezza e friabilità..sono di una bontà pazzesca!

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Arrubiolus castagnole sarde alla ricotta

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Maschere, coriandoli e carri allegorici. Carnevale è la festa più divertente dell’anno, e la più golosa. Da Nord a Sud, a parte alcune eccezioni, tutti i dolci di questo periodo sono fritti, farciti di creme o marmellate e cosparsi di zucchero a velo.Oggi vi porto in Sardegna, una regione dove il Carnevale è molto sentito, per fare insieme gli arrubiòlus, dei dolcetti fritti molto simili alle castagnole preparati con ricotta e zafferano. Il nome “is arrubiòlus”, deriva da “arrùbiu” che in sardo vuol dire rosso: questo perché queste frittelle, fatte tradizionalmente a forma di polpettina, hanno all’interno dell’impasto tuorli d’uovo, scorza di arancia e zafferano, che danno alla frittella un colore rossiccio. Gli arrubiòlus sono davvero facili da preparare  serve la ricotta di pecora, ben asciutta,infatti bisogna lasciarla scolare per una notte in frigorifero. In Sardegna, per preparare queste frittelle di Carnevale, insieme alla ricotta si usa anche un formaggio fresco leggermente inacidito, il ‘casu axedu’, che è impossibile da trovare fuori dall’isola. Inoltre la ricetta prevede tanta buccia di limone e d’arancia scorza di agrumi ,fondamentali per il gusto. Infine, nella zona del Sarrabus queste frittelle, una volta cotte, sono glassate nel miele caldo con la scorza di arancia (come gli struffoli), ma nel cagliaritano più spesso si trovano cosparse di zucchero semolato (come le castagnole). Io ho deciso di spolverizzarle di zucchero a velo, ma la prossima volta proverò a glassarli con il miele perché secondo me devono essere strepitosi. Mi sembra di avervi detto tutto, quindi, buona frittura e buona giornata!

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INGREDIENTI

250 gr di ricotta di pecora molto asciutta (vi suggerisco di comprarne 350 grammi perché scolando perde peso)

150 gr di semola rimacinata

100 grammi di zucchero semolato

un cucchiaio di latte dove sciogliere lo zafferano

un pizzico di sale fino

3 tuorli

la buccia grattugiata di due arance biologiche e di due limoni biologici

2 grammi di lievito per dolci

una bustina di zafferano o l’equivalente in pistilli

olio di semi di arachide per friggere

semola rimacinata

zucchero a velo

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PROCEDIMENTO

Mettere la ricotta in un colapasta e coprirla con pellicola per alimenti,lasciarla sgocciolare tutta la notte in frigo per eliminare l’acqua in eccesso.Più asciutta sarà la ricotta, meglio verranno gli arrubiolus Versare la semola rimacinata su una spianatoia,fare un buco al centro e rompervi le uova. Impastare grossolanamente, poi unire la ricotta di pecora, lo zucchero semolato, il sale, la scorza grattugiata di arancia e limone e lo zafferano sciolto in un cucchiaio di latte caldo.Impastare vigorosamente a mano fino a ottenere un composto omogeneo da cui potere ricavare un panetto. Il composto potrebbe risultare leggermente umido o appiccicoso: è normale. Avvolgere l’impasto nella pellicola per alimenti. Lasciare riposare per almeno 30 minuti a temperatura ambiente. Ricavare dall’impasto tanti pezzetti di uguale dimensione e, rotolandoli tra le mani leggermente inumidite, farne delle palline: non importa la dimensione, ma è fondamentale per la cottura che le palline siano tutte di uguale peso.Passare ogni arrubiòlus nella semola rimacinata e friggere in abbondante olio di semi di arachidi a 165-170 gradi. Le frittelle sarde di ricotta e zafferano saranno pronte quando verranno a galla e assumeranno un colore brunito. Scolare gli arrubiòlus dall’olio in eccesso mettendoli su fogli di carta assorbente. Spolverizzali ancora caldi  con lo zucchero a velo.

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Boules de Berlin

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Non amo molto il Carnevale,non so il perchè,eppure da piccola mi piaceva tanto,mi divertivo a vestirmi in maschera,da principessa,damina o ballerina di flamenco e partecipavo felice alle sfilate per le strade della mia città insieme ad altri bambini, accompagnata da una mia cara zia paterna..quanto era bello! Il pomeriggio del martedì grasso,poi,si concludeva con una piccola festa che mia mamma organizzava a casa con amici e cugini e dove c’era ogni ben di Dio…dolci a volontà,sopratutto dolci fritti,chiacchiere e bomboloni caldi caldi..che ricordi splendidi!! Se adesso il Carnevale non lo amo i dolci fritti quelli si..li adoro!! Ogni anno durante questo periodo preparo sempre almeno uno o due titpi di dolci fritti, le chiacchiere ,quelle sempre,e poi mi piace provare un dolce tipico di altre regioni italiane o anche di altre parti del mondo. Quest’anno ho voluto provare le Boules de Berlin…le conoscete?! Sono dei dolci soffici di origine austro-tedesca,a base di pasta lievitata,tondi ,di solito fritti,ricoperti di zucchero semolato e ripieni di confettura di lamponi. Si preparano principalmente la vigilia di San Silvestro o durante il periodo di Carnevale, ma oramai si possono trovare tutto l’anno nelle pasticcerie tedesche. Sono molto simili ai nostri bomboloni ma con delle piccolissime differenze,prima di tutto sono più piccole e poi l’impasto risulta più dolce e goloso,meno compatto molto più soffice, leggero quasi fosse una brioche. La ricetta di queste meravigliose bontà è tratta dal libro “Soffice soffice trecce ciambelle e dolci lievitati” di Morena Roana del blog Menta e cioccolato e lei gentilmente mi ha permesso di pubblicarla . Morena è davvero bravissima, è una maga dei lievitati e su questo libro splendido ci sono tante sue ricette bellissime e gustose di lievitati d’ogni tipo…vi consiglio di leggerlo. La ricetta di queste golosità è fantastica,molto facile e veloce non presenta grandi difficoltà,l’impasto si incorda facilmente e lievita senza problemi…il risultato sarà un successo! Buoles de Berlin sofficissime, dorate, di quella consistenza talmente morbida,leggera e areata che sembra cotone e con un cuore squisito di confettura di lamponi che costringe a chiudere gli occhi all’assaggio. Sono andate a ruba,se poi li gustate ancora calde sono una vera  tentazione..una tira l’altra!! Volendo si possono farcire con crema pasticcera al limone o al cioccolato,o con nutella,sono l’ideale per le feste o le merende con i bimbi. Inoltre si possono cuocere al forno per un risultato più leggero ma ugualmente goloso e soffice.

Dovete assolutamente provarli,vi conquisteranno!!

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