Grissini sfogliati alle spezie con esubero di licoli

In questo periodo sto panificando quasi quotidianamente ,per cui rinfresco il mio amato licoli (lievito madre liquido) tutti i giorni.Visto la quantità di esubero di lievito che ogni giorno finisce nell’umido( anche se io cerco di utilizzarlo spesso),ho deciso di preparare e condividere con voi una ricetta che potesse limitare questa cosa.Mi sono così cimentata nella preparazione dei grissini; prima di tutto perchè l’esubero di lievito madre, che, per sua natura, è meno forte di quello rinfrescato, può essere utilizzato per ricette che non richiedono particolare “spinta” da parte del lievito,poi perchè sono un’ottima alternativa al pane, si preparano in pochissimo tempo e danno grande soddisfazione.Sono i primi a finire quando si trovano sui tavoli dei ristoranti perché, come si suol dire, uno tira l’altro: i grissini sono perfetti da sgranocchiare in ogni momento, da soli o abbinati a salumi o formaggi. Ne esistono di diversi tipi, più friabili o più croccanti, più spessi o più sottili. Spesso, per renderli più appetitosi, nell’impasto si aggiungono noci, cipolle,olive erbe aromatiche come rosmarino o semi come quelli di sesamo o di papavero.Si dice che i primi grissini videro la luce sotto la Mole Antonelliana, nella città di Torino, ad opera di un fornaio di nome Antonio Brunero, che a metà del 1600 dovette inventare un alimento speciale per il piccolo duca Amedeo di Savoia, che non riusciva a digerire la mollica. Creò dunque il primo grissino, croccante, secco e più digeribile del pane comune. Il successo di questi nuovi prodotti fu così immediato che pare che persino Napoleone ne facesse venire un carico da Torino a Parigi.I primi grissini di cui si abbia notizia erano lunghi circa 60 cm ed erano irregolari e nodosi, perché arrotolati a mano. Successivamente ne vennero fatti anche di “stirati”, in cui la pasta veniva tenuta per le estremità, senza essere arrotolata ma soltanto tirata della lunghezza desiderata. Questa lavorazione li rende ancor oggi più friabili dei classici arrotolati. Il minimo comun denominatore, comunque, rimane la forma imperfetta, garanzia di artigianalità e genuinità. Per i miei grissini ho utilizzato la farina di tipo 1 di FARINA FUTURA,100% di provenienza da grani italiani,senza aditivi e coadiuvanti tecnologici aggiunti,ricca di parti cruscali che conferiscono al prodotto finito,un profumo ed un sapore unici.Anche se il grissino fatto a regola d’arte,vuole lo strutto ,io l’ho sostituito con olio extra vergine d’oliva di ottima qualità.La particolarità dei miei grissini è una semplice”sfogliatura”,ottenuta semplicemente aggiungendo all’impasto,una volta steso,un rettagolo di pasta sfoglia,che viene quindi incassato nell’impasto e che conferisce una maggiore croccantezza.Ho infine utizzato tante spezie,che hanno donato ai grissini un sapore e un profumo favolosi. Una ricetta molto semplice e veloce che permette di realizzare dei grissini friabili e croccanti,talmente buoni che finiscono in fretta!

INGREDIENTI

500 gr di farina 1

150 gr di esubero di licoli(lievito madre liquido) oppure 12 gr di lievito di birra fresco

8 gr di sale

300 gr di acqua

25 gr di olio

semola q.b.

SERVONO INOLTRE

350 gr di pasta sfoglia già pronta

1 uovo

mix di spezie ( curry,origano,semi di anice,semi di finocchietto selvatico,coriandolo in polvere)

PROCEDIMENTO

Nella ciotola della planetaria sgiogliere il lievito ( licoli o lievito di birra) nell’acqua,unire la farina e iniziare ad impastare con il gancio fino ad incordatura;una volta ottenuto un impasto liscio,elastico e che si stacca dalle pareti della ciotola,aggiungere il sale e l’olio.Rovesciare l’impasto sul piano di lavoro,lavorarlo un po’ a mano,formare una palla,inserirla in una ciotola unta con l’olio,coprirla con pellicola per alimenti e metterla a lievitare nel forno spento con luce accesa finchè non avrà raddoppiato di volume ( circa 4 ore se si usa il licoli,o circa 2 ore se si usa il lievito di birra). Ad ogni modo i tempi di lievitazione sono indicativi,l’importante è che l’impasto raddoppi. A lievitazione avvenuta,ribaltare l’impasto sul piano di lavoro cosparso di semola,aggiugere un po’ di semola sulla superficie e con un mattarello stendere l’impasto fino a formare un rettangolo. Spennellare il centro del rettangolo con l’uovo,leggermente sbattuto,adagiarvi sopra la pasta sfoglia e spennellare nuovamente con l’uovo. Spolverizzare la pasta sfoglia con il mix di spezie ,richiudere bene a libro,incassando la pasta sfoglia all’interno dell’impasto.Con il mattarello schiacciare leggermente e stenderlo fino a formare un rettangolo.Con una rotella per pizza ricavare delle strisce larche circa 1 cm e formare i grissini ruotando le estremità in direzione opposta.

Disporli su una leccarda rivestita di carta forno e cuocerli a 180° per 15-20 minuti o fino a doratura.

Crostata di mele vegan con confettura di zucca,cardamomo e cannella

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Buongiorno!! Oggi vi presento un dolce con le mele buonissimo, veloce,facile e soprattutto sano! Una crostata di mele vegan con confettura di zucca aromatizzata al cardamomo e cannella. Si realizza davvero in pochi minuti: la base è una frolla senza uova, senza latte, senza burro, che non ha nulla da invidiare a quella classica, perfetta per chi ha problemi di intolleranze e per tutti quelli che desiderano una crostata molto gustosa ma più leggera. Una frolla molto profumata e friabile racchiude uno strato di fettine di mele e tanta buona confettura di zucca con cardamomo e cannella. Un abbinamento di sapori straordinario ,avvolgente e delizioso…una vera coccola adatta per queste fredde e grigie giornate invernali.Il suo profumo invaderà in modo piacevole la cucina, il suo sapore vi conquisterà, la sua semplicità vi farà innamorare! Perfetta a merenda o a colazione, provatela subito! Speciale come la classica  torta di mele ricorda certamente i pomeriggi passati in cucina con le mamme o con le nonne.  E’ una ricetta molto facile da eseguire ed è anche veloce nella sua realizzazione. Ottima dopo un pranzo o una cena tra amici o per uno spuntino pomeridiano accompaganta da un buon thè o una cioccolata calda.

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Gingerbread cake con orange curd e frosting al cioccolato fondente

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Amo il pandizenzero! Il suo inebriante profumo speziato di chiodi di garofano, zenzero e cannella che si diffonde nella cucina, annuncia l’arrivo del Natale.Solitamente ogni anno, preparo i biscotti di pan di zenzero ,quelli classici a forma di omino,quest’anno invece,ho deciso di preparare una torta che avesse gli stessi profumi e sapori dei biscotti e devo dire che sono rimasta soddifatta del risultato. Una torta soffice,speziata , dalla consistenza umida e morbida, e tanto profumata,proprio come piace a me. L’ho farcita con una squisita crema all’arancia e glassata con una crema al burro meringata al cioccolato fondente. L’ho poi decorata con delle piccole casette preparate con l’impasto degli speculoos,deliziosi e croccanti biscotti tipici del Belgio e dei Paesi Bassi profumati alla cannella, e ho decorato le casette con la ghiaccia reale e questa è stata la parte più divertente! Infine ho colato sulla torta del cioccolato fondente e ho spolverizzato con tanto zucchero a velo. Un connubio di sapori meraviglioso… me ne sono davvero innamorata ,perchè adoro le spezie ,il Natale e associo questa torta all’allegria,e allo stare insieme in famiglia. Se già vi piacciono i biscotti,vi consiglio di provarla perchè vi conquisterà. Potete farcirla a vostro piacere e decorarla secondo la vostra fantasia.

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